L’utilizzo del pellet, anche a Lecce e provincia, è ormai considerato l’alternativa più economica ed ecologica di qualunque altro sistema di riscaldamento. Il suo incremento dell’utilizzo da parte delle famiglie è stato negli ultimi anni molto rilevante ed ha creato l’interesse di vecchi e nuovi produttori del materiale da combustione. In ordine al territorio leccese, inoltre, si deve dire che il successo del combustibile è tangibile tanto che sono sorte anche delle aziende che realizzano stufe e commercializzano le stesse in tutta Italia.
La grande richiesta del pellet ha suscitato però anche l’interesse di aziende che hanno immesso nel mercato un prodotto a volte non di eccellente qualità. Le conseguenze dell’utilizzo di un pellet di bassa qualità, seppur ad un costo minore, riguardano sia la maggiore usura delle stufe a pellet che la salute dei consumatori. Ecco perché è utile osservare alcuni accorgimenti prima di scegliere il pellet da utilizzare per la propria stufa.
Innanzitutto è necessario avere una maggiore conoscenza del prodotto, reperibile anche attraverso la rete. Conoscere meglio che cos’è il pellet, come viene realizzato e quali sono le conseguenze derivanti da un consumo errato di questo materiale aiuta nella scelta. Anche dove si acquista il pellet ha la sua importanza. Un negozio specializzato, serio, difficilmente proporrà ai suoi clienti un prodotto scadente. Il vantaggio principale del pellet è quello di produrre molto calore dalla sua combustione ma, perché questo avvenga, il legno con cui è realizzato deve essere innanzitutto vergine, cioè non mescolato con quello proveniente da alberi diversi.
Il pellet migliore è quello realizzato con legno di faggio ed abete, riconoscibile dall’inconfondibile colore chiaro. Esistono pelle di colore scuro che, pur non essendo a volte scadenti, necessitano però di una maggiore attenzione prima dell’acquisto. Questa può essere fatta attraverso l’etichetta presente nella confezione. Il produttore, oltre ad indicare il tipo di legno utilizzato deve anche inserire in etichetta se ha utilizzato colle o altri materiali per compattare i vari tasselli del pallet.
Questo perché il pallet è realizzato dalla segatura del legno, pressata e ricomposta naturalmente. Se sono presenti colle o altri materiali plastici utilizzati per tenere unito il pellet, questo oltre a non produrre la giusta quantità di calore, può avere degli effetti nocivi sulla salute delle persone. Altri fattori indicano la qualità del pellet. I tasselli non galleggiano e devono avere una superficie liscia e compatta, senza residui di polvere di legno. Invece la presenza di eventuali residui all’interno della confezione sono indicatori di un prodotto realizzato in maniera naturale e senza collanti. Esiste invece un sistema per verificare la qualità del pallet ma è attuabile solo dopo averlo acquistato. Consiste nell’analizare il colore della fiamma generata dalla sua combustione. Quella chiara con delle leggere sfumature bianche, gialla, che non fa scintille ed emette cattivi odori indica un pellet puro e di buona qualità. La fiamma arancione con delle striature nere indica un pellet realizzato con legni diversi e probabilmente con l’aggiunta di colle ed altri materiali. la conferma definitiva sulla qualità del pellet arriva invece dalla certificazione di qualità stampa sulla confezione. Tranne che non ci si trovi di fronte ad una etichetta contraffatta, ma è raro, il pellett con la certificazione è ritenuto in assoluto il migliore in commercio, in grado di garantire sia un elevato livello di combustione che una maggiore durata della propria stufa. Tutte queste sono gli accorgimenti necessari di cui tener conto prima di visitare un negozio di vendita pellet su Lecce.
Vito Lefons dice
Gentilmente, vorrei chiarimenti su istruzioni per l’acquisto, un bancale da 15 Kg, sul pellett, trasporto e pagamento. Consegna a Lecce.